Sarà infatti presentato il 18 novembre, presso il Cinema Classico di Piazza Vittorio, il film di pre-apertura “Bella e Perduta” del regista Pietro Marcello, che vinse la 27° edizione del TFF con lo struggente “La bocca del lupo”.
Il film dell’apertura ufficiale sarà invece “Suffragette” di Sarah Gavron, con Meryl Streep nei panni di Emmeline PanKhurst, l’attivista britannica che nel 1903 fondò il WSPU (Women’s Social and Political Union), movimento che, con metodi da antesignane black block, chiedeva a gran voce il diritto delle donne al voto politico, il “suffragio”, concesso fino ad allora solo agli uomini.
I film selezionati per la gara del TFF, che quest’anno omaggia i cento anni della nascita di Orson Welles con la presenza di una sua immagine nel manifesto, sono 15 (tra gli oltre 4.000 tra corti, medi e lungometraggi visionati) e racconteranno la società di oggi, delle famiglie atipiche, delle maturazioni individuali e di scelte di vita alternative.
Tante le sezioni del Festival, tra cui “Questioni di vita e di morte” curata dalla regista di film, documentari e videoclip Julien Temple. In questo ambito verranno proiettate opere che raccontano le sensazioni e le emozioni di persone che si trovano ad affrontare il pensiero della morte, sempre però in chiave surreale, poetica e fantasiosa. Tra i film scelti “The Ecstasy of Wiko Johnson” (2015) di Julien Temple, “La bella e la bestia” (1946) di Jean Cocteau, “Il settimo sigillo” (1957) di Ingmar Bergman e Stalker (1979) di Andrei Tarkosky.
Sabato 21 novembre “andrà in scena” la prima notte bianca della storia del Festival, una maratona di film horror che comincerà a mezzanotte e durerà fino alle sei del mattino.