Con la prima pizzeria della gentilezza all’interno di un carcere, ad Ivrea si è voluto dare continuità al progetto nazionale “Costruiamo gentilezza”, che aveva permesso agli stessi detenuti di realizzare la panchina viola. Pizze a forma di cuore su richiesta, senza sovrapprezzo sul menù, sono state la novità di un pomeriggio di giochi rivolto alle persone recluse e ai loro figli minorenni, organizzato dalla Casa Circondariale eporediese con le associazioni Cor et Amor (TO), Sogni Scalzi (VC), Insieme è di Più (BI).
Il tutto è stato reso possibile grazie agli insegnamenti volontari di un pizzaiolo professionista, supportato dai proprietari della pizzeria presso cui lavora, che ha potuto trasmettere la propria arte al pizzaiolo del carcere. Un’occasione per riflettere sul “buon sapore” della gentilezza, come sottolineato dal Direttore dott.ssa Alessia Aguglia a conclusione dell’iniziativa: ”la gentilezza è una forma di cultura comportamentale, occorre avere il coraggio di diffonderla e praticarla, anche all’interno di un carcere, ritengo che possa contribuire validamente ad una effettiva risocializzazione del detenuto. Con i giochi della gentilezza abbiamo provato a regalare ai nostri detenuti un momento di “normale convivialità”, per la prima volta, si sono svolti all’interno un carcere e grazie a essi le famiglie hanno potuto vivere insieme un pomeriggio di serenità e spensieratezza, anche attraverso la pizza a forma di cuore, simbolo di amore, che è stata un’opportunità per i detenuti di sentirsi più vicini ai propri familiari”.
Redazione
Fonte: Comunicazione ricevuta da costruiamogentilezza,org