Il programma, infatti, prevede per giovedì 26 ottobre una prima proiezione a Palazzo di Città, in Sala delle Colonne, organizzata dai Garanti delle persone detenute del Comune e della Regione Piemonte; seguirà un altro appuntamento, questa volta non aperto al pubblico ma ai detenuti ed alla stampa, alle 13.00 presso la Casa circondariale “Lorusso e Cutugno” in via Adelaide Aglietta n.35. Chiude la giornata l’evento di presentazione al CLE (Campus Luigi Einaudi) di Lungo Dora Siena 100/A, alle 17.00 in Aula A1, all’interno del programma della rassegna “eVisioni 2017 - Prove di libertà” curato dal professor Claudio Sarzotti del Dipartimento di Giurisprudenza.
Venerdì 27 ottobre è infine prevista una proiezione presso la Casa di reclusione ad alta sicurezza di Asti, frazione Quarto Inferiore n. 266, anche in questo caso per i detenuti e con la partecipazione degli operatori dei media.
L’iniziativa - proposta dal Garante delle persone detenute della Regione Piemonte e realizzata in collaborazione con l’Amministrazione penitenziaria, il Comune e l’Università degli studi di Torino - intende offrire, attraverso la presentazione dell’interessante pellicola, spunti di riflessione sulle realtà dell’ergastolo e delle pene ostative. In tutti gli appuntamenti il film sarà introdotto e il dibattito animato dagli interventi di Sergio d’Elia e Sergio Segio, rispettivamente segretario e componente del direttivo dell’Associazione Nessuno tocchi Caino e vedrà la partecipazione di Elisabetta Zamparutti, rappresentante italiana nel CPT (Comitato europeo per la prevenzione della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti).
Prodotto da Nessuno tocchi Caino e Indexway, presentato con successo alla 73^ Mostra internazionale d’Arte cinematografica di Venezia e alla Festa del Cinema di Roma su stimolo e impulso del Ministro della Giustizia Andrea Orlando, “Spes contra spem” è il frutto del dialogo e della riflessione comune di detenuti e operatori penitenziari della Casa di reclusione di Opera (Mi) e si compone d’immagini e interviste con detenuti condannati all’ergastolo, il direttore del carcere Giacinto Siciliano, agenti di polizia penitenziaria e il Presidente del Dipartimento dell'Amministrazione penitenziaria Santi Consolo. Dalle testimonianze raccolte nel film emerge l’immagine di un carcere che, rendendo possibili percorsi individualizzati di cambiamento e revisione critica dei ristretti, riesce - in alcuni casi - ad avvicinarsi alla previsione costituzionale dell’art. 27, contribuendo a rendere le persone coinvolte protagoniste di un profondo cambiamento e, quindi, autenticamente libere.
Il trailer del documentario è disponibile sulla pagina Internet: https://www.youtube.com/watch?v=jypGEQtHLnM