Lunedì, 29 Febbraio 2016 14:23

Abbracci “Unti & Bisunti” al fresco

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Nonostante l’anno solare non sia ancora terminato, l’incontro avvenuto lo scorso venerdì pomeriggio potrebbe aggiudicarsi con largo anticipo il titolo di evento del 2016. Un incontro prezioso che involontariamente diventa anche un regalo, certo la data di “consegna” non coincide con quella del compleanno, ma poco importa, perché ritrovarsi in cella come degustatore d’eccellenza un certo Chef Rubio è qualcosa che sa di incredibile.

Ed invece no, è capitato anche questo!
Essere fianco a fianco con un ex terza linea della Serie A (ha militato tra le altre in squadre come il Rugby Roma ed il Rovigo, con una parentesi nella terra degli All Blacks) ed oggi uno dei più affermati maestri della cucina da strada e protagonista dell’appetitosissima rubrica “Unti e Bisunti”.
Così dopo aver incontrato e conosciuto da vicino personaggi di rilievo del giornalismo e della scrittura come Domenico Quirico e la danese Helle Helle, è il grande maestro della street food ad approdare al Padiglione E del Penitenziario Le Vallette. Dopo uno stage con la squadra di rugby La Drola, Chef Rubio ha incontrato gli autori degli e-book di cucina di Letter@21.
Trasformando l’entusiasmo, per l’inaspettato contatto tra l’arte del maestro e la passione di un allievo che della frittura ha fatto il proprio cavallo di battaglia, in “incontrollabile” euforia.
Inevitabile l’improvvisata culinaria con degustazione di una cassata siciliana al forno preparata da Gioacchino che, oltre ad animare la scena ha provato a “rubare” alcuni segreti sulla preparazione delle pietanze a Chef Rubio. Un furto reciproco nato dal confronto e dallo scambio di curiosità su come queste vengano cotte. Naturalmente “unte e bisunte”, visto che sia per friggere che per cuocere al forno occorrono strumenti adeguati. Così, dopo aver svelato l’arte del sopravvivere con mezzi di fortuna e mostrato la scorta di ingredienti disponibili: come la classica farina 00 per realizzare pizze fritte o la farina di ceci, essenziale per dar vita alle famose panelle, tipiche della cultura gastronomica palermitana, i due, tra una chiacchierata amichevole e un semplice caffè amaro accompagnato dal gustosissimo dessert “hanno lasciato aperte le porte” a possibili collaborazioni future. Il piccolo siparietto, condito da qualche abbraccio sincero e pacca sulle spalle, ha proiettato le ambizioni dell’allievo oltre “il muro di mischia della difesa avversaria”.
Gioacchino: “conoscere Rubio da vicino in un periodo di affinità intensa con la cucina è stata una gioia grandissima. Nonostante il contesto, mi ha consentito di isolare e godermi appieno le emozioni di questo incontro, persona umile e modesta, ma soprattutto dotata di uno straordinario charme comunicativo ... Proprio come la sua arte. Un ringraziamento particolare a chi con successo, a pochi giorni dal compimento del 33° anno di età, ha saputo organizzare questo incontro che ha trasformato una giornata come le altre, in un momento indimenticabile” ...

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