Come spiega Mellano scopo dell’incontro sarà: “Il completamento del disegno della rete “terza” di garanzia formata, oltre che dal garante nazionale, dai coordinamenti territoriali (nazionale e regionali), al fine di rendere l’attività di monitoraggio e di tutela dei diritti delle persone private della libertà personale più coerente e efficace”.
Possiamo dire che, anche sempre con molta fatica e solo grazie all’instancabile volontà di alcuni, qualcosa si sta muovendo nel monitoraggio e nell’attuazione dei diritti dei diversamente liberi.
Per quanto riguarda la regione Piemonte ad oggi esiste un Garante Comunale in tutte le città sedi di penitenziari, tranne che a Novara, ma proprio in quest’ultima scade in questi giorni il bando per la ricerca e la nomina del Garante.
Anche quest’ultima tessera mancante sta per essere collocata e ora l’impegno del Garante Regionale è quello di formalizzare un Coordinamento regionale di Garanti Comunali che già oggi si riunisce con una certa frequenza (sono già sette gli incontri svolti da settembre 2015).
Come continua Mellano, oltre al raccordo operativo fra tutti i Garanti due delle comuni iniziative attualmente in campo sono la preparazione di un protocollo d’intesa fra i Garanti piemontesi e il Provveditorato dell’amministrazione penitenziaria teso a regolare con maggiore chiarezza i rapporti e i rispettivi ruoli istituzionali, oltre che le prerogative dei Garanti nell’esercizio delle loro funzioni e la compilazione di un “dossier sanità” che possa costituire uno strumento utile per registrare criticità e debolezze della sanità penitenziaria piemontese e proporre suggerimenti e possibili soluzioni.
Nella nostra esperienza nel carcere di Torino evidenziamo che la presenza del Garante Comunale, prima Maria Pia Brunato e ora Monica Cristina Gallo, è sempre stata costante e un utilissimo amplificatore sia per gli aspetti problematici che per le attività lavorative e culturali svolte.
Conoscendo anche Mellano e il suo infaticabile impegno, auguriamo a tutti buon lavoro, sperando che un giorno, in un mondo ideale la loro indispensabile attività non sia più necessaria.