Lo abbiamo scritto in molti modi e forse abbiamo dato un’idea di quanto la detenzione sia molto complessa. Piena di restrizioni, mancanze, assenze e tutto ciò a volte si rivela essere un ostacolo impossibile da superare, una condizione difficile da gestire, con il tempo s’impara ad esercitare la pazienza e così il quotidiano risulta essere meno pesante.
Nei momenti più bui e sconfortanti, l’essere umano attinge alla pazienza come se fosse una sorta di autodifesa, avere quell’animo calmo è un buon rimedio per cercare di superare momenti contrastanti e di degrado in cui ci si viene a trovare.
Come in tutte le cose, la pazienza talvolta si esaurisce e può trasformarsi in indignazione, in rabbia, capace di alterare le capacità dell'individuo fino a comprometterne il comportamento, con un’errata elaborazione d’informazioni ed eventi, portandolo a perdere la percezione della propria oggettività e con essa il senso di riflessione.
Mantenere questa facoltà umana unita alla capacità di superare gli ostacoli, può rappresentare una crescita interiore per proporsi in maniera positiva davanti agli intralci che la vita detentiva e non solo ci riserva.
Redazione