Gli scorsi giorni abbiamo ricevuto una bella notizia dal nostro presidente, ex giocatore della nazionale Italiana di rugby detto “il baffo”, che l’inizio degli allenamenti sarebbe stato imminente.
La “news” ovviamente ha suscitato grande emozione in Sezione, potevo notare gli sguardi accesi fiammanti di chi era presente lì in quel momento, era come se qualcuno ci avesse appena comunicato di aver vinto alla lotteria. La notizia ha sicuramente suscitato grande gioia ed entusiasmo in tutto l’ambiente, anche perché è stato un anno di vera afflizione.
La lotta al Covid è stata estenuante. Il non potersi allenare ha implicato svariati mutamenti alla normale routine per quanto concerne la sezione Rugby, tutto ciò ha provocato una stagnazione permanente dei giocatori nella sezione con la sola possibilità di potersi allenare in campo due volte la settimana ovviamente senza nessun contatto, visti i regolamenti ferrei delle misure di prevenzione al Covid. Allo stato attuale il club dovrà reclutare nuovi aspiranti rugbisti, attraverso bandi regionali e nazionali di tutti gli istituti penitenziari, anche perché il Covid ha portato alla scarcerazione di diversi elementi della squadra. Le prime fasi di allenamento si svolgeranno come di consueto presso il campo di allenamento del Padiglione E della Casa Circondariale di Torino “Lorusso e Cutugno”. Quest’anno ci è stato comunicato che ci saranno nuovi allenatori che ci guideranno nella fase di preparazione al campionato. Regolarmente, come ogni anno “normale” con l’arrivo di nuovi giocatori, partiranno le selezioni d’ingresso che sanciranno la stessa permanenza dei candidati o meno.
Finalmente, dopo la lunga sosta, riprendiamo gli allenamenti, torniamo a “una nostra normalità”, con la presentazione, durante il primo giorno di allenamento, dei due nuovi allenatori, due italiani ex giocatori del Collegno Rugby, che hanno deciso insieme al nostro presidente di portare la loro esperienza alla Drola.
Gli elementi della Drola attualmente sono dieci, numero indicativo di cosa ha significato la pandemia per questo progetto, a rugby si gioca in 22 (15 in campo, sette in panchina). Prossimamente come già detto arriveranno i nuovi aspiranti giocatori.
Intanto, aspettando e sperando che inizi il campionato, ci auguriamo tutti di formare una squadra abbastanza competitiva quest’anno per poter raggiungere dei buoni risultati.
Redazione