Mercoledì, 18 Gennaio 2023 11:17

La scuola in carcere: è possibile se lo si vuole

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La scuola in carcere La scuola in carcere - immagine tratta dalla locandina dell'evento

Sabato 3 Dicembre, Torino via Trivero 16: interviste, racconti, video, poesie, testi, testimonianze di docenti, volontarie/i e allievi/e sull’esperienza della scuola nella Casa Circondariale “Lorusso & Cutugno” di Torino. 

Parliamo di Carcere, qualcuno dirà tanto per cambiare … è vero che spesso si parla della “galera”, come serbatoio di violenza, carenza, ignoranza, ma in esso convivono diverse realtà fra cui quella della scuola, dove si alimenta quell’arricchimento “conoscitivo” che oggi sfugge ed è vilipeso anche dal contesto sociale esterno. 

La scuola in carcere” è un percorso che ha dato vita ad un evento e che ha raccolto e restituito un estratto di quello che è stato uno spaccato di vita dell’anno scolastico 2022, all’interno della Casa Circondariale “Lorusso e Cutugno” di Torino. Ciò è stato possibile grazie alla disponibilità dell’Associazione “volerelaluna (laboratorio di cultura politica e di buone pratiche), in collaborazione con DOC – Docenti in carcere (il corpo docenti dell’Istituto Superiore “I.C.Giulio” per la formazione “socio sanitaria”), unitamente al gruppo “Azione carcere”, (volontari e docenti che operano a sostegno dei detenuti), che hanno raccolto commenti, testimonianze e pensieri degli studenti iscritti

Dalla lettura, dei testi non può che emergere l’isolamento e la costrizione, dell’uomo prigioniero di uno stato di natura che sfugge al controllo della mente del singolo, riversando sulle emozioni personali, quella opportunità che la lettura, la conoscenza, va a supplire nel momento di “limitazione” per la perduta libertà. Ecco allora che gli scritti si colorano della creatività che l’uomo sa dare, quando deve “leggere” in sé stesso senza potersi nascondere dietro una maschera di non vita. Esperienze e parole intense, arricchiti da alcuni disegni per dare spazio alla mente, fatti in semplicità, pochi tratti gettati su un foglio per “raccontare il posto che si vive”, una cella, un’aula. Non è certo il libro “Cuore” che si racconta, né si pretende di farlo, ma uno sguardo sulla scuola in carcere da chi la vive in prima persona.

Il percorso è stato anche l’occasione per, potremmo dire, aprire le porte della scuola in carcere all’esterno, con l’organizzazione di un evento di presentazione il 3 dicembre presso la sede dell’Associazione “volerelaluna” di via Trivero 16 e a cui hanno presenziato anche le autorità cittadine. Un momento partecipato in cui si è potuto discutere di progetti futuri e delle carenze dell’istruzione in carcere. Mancanze, difetti, assenze che hanno ritardato e creato disagi non solo organizzativi, ma anche di espletamento delle attività scolastiche di base a livello di fornitura di materiale didattico, cancelleria e altro. Il dibattito scaturito, grazie agli interventi di relatori e pubblico ha generato momenti di confronto caloroso, ma pacato, tra le personalità presenti, rimarcando le criticità del settore e del posto in cui anche gli operatori, vivono di riflesso le carenze sistematiche, in modo quotidiano. 

Redazione 

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