Le emozioni erano irrefrenabili, per noi la tensione mentale era cominciata la sera prima. Pensavamo a mettere in pratica quanto insegnatoci dal mister, e ci chiedevamo se saremmo riusciti a capirci con i nuovi compagni.
Verso le 14:30 il nuovo allenatore della Drola Mattia Basile ci raggruppa e comunica i quindici nomi che devono cominciare la partita.
Anche il mister era emozionato come noi, lo si capiva dal tono della voce mentre diceva: “Ragazzi adesso è il vostro momento dimostrate che siete veri guerrieri”. La voglia era tanta per mettere in pratica le giocate provate centinaia di volte negli allenamenti pre-campionato.
Usciamo dallo spogliatoio carichi, vicini l’uno all’altro, sembravamo un corpo unico, cominciamo il riscaldamento tutti insieme, una cosa bellissima da vedere, eravamo uniti come una vera squadra.
Il riscaldamento dura trenta minuti poi l’arbitro ci chiama per fare il riconoscimento. Quindi ci schieriamo per fare il saluto insieme agli avversari, subito dopo siamo pronti per cominciare la battaglia che aspettavamo da tanto tempo. Arriva il fischio di inizio e via, si comincia.
Loro sono meglio di noi tecnicamente, conoscono le regole più approfonditamente, fanno girare la palla da professionisti, ma anche noi possediamo delle qualità. In mischia appariamo più forti, i nostri trequarti viaggiano e recuperano metri, l’allenatore comincia a dare indicazioni ad ognuno di noi dalla panchina per provare tutto quello che abbiamo imparato.
Il morale dei ragazzi era alto, ma non siamo riusciti a fare tutto quello che sappiamo fare per via del troppo entusiasmo e dell’emozione, ma la maggior parte delle giocate sono comunque riuscite.
Peccato, loro hanno vinto, ma nonostante la sconfitta noi eravamo contenti per il gioco sviluppato, per una squadra appena nata come la nostra è un risultato eccellente.
La settimana prossima cominciamo il campionato e siamo pronti a raccogliere quello che abbiamo seminato durante questi mesi di allenamento.