Credo che sia stato uno tra i primi a progettare l’idea di una squadra di rugby in un carcere. Attività sportiva che dopo questa esperienza si sta allargando anche ad altri carceri italiani. La fama della squadra della “Drola” del carcere di Torino non è rimasta confinata solo all’Italia, ma è arrivata fino all’estero. Quest’anno e l’anno scorso giornalisti francesi, sono arrivati a Torino per riprenderci con le telecamere, sia mentre giocavamo, sia mentre facevamo gli allenamenti, filmandoci anche durante le nostre ore quotidiane all’interno dell’istituto. I filmati sono passati su canali Francesi internazionali e su You Tube. Così questo video è stato visto da ex detenuti dell’Argentina, che fanno parte anche loro di una squadra di rugby e giocano tuttora. In Italia per fare visita al Papa, hanno contattato R. W., per organizzare una partita amichevole con i detenuti della squadra della Drola. E così grazie a R.W. ed al Direttore del C.C. Lorusso Cutugno di Torino che ha dato l’autorizzazione è stato possibile organizzare una partita amichevole di rugby.
La partita si svolgerà il giorno 6 agosto 2015 all’interno dell’Istituto C.C. Lorusso e Cutugno di Torino.
DIALOGO
Si svolge durante una riunione con i componenti della squadra della Drola per comunicare l’iniziativa.
W.: Ragazzi sonno venuto a darvi una notizia bella!
R.: E quale è questa notizia bella?
W.: Mi hanno contattato ex detenuti argentini che verranno in Italia in visita al Papa, e mi hanno chiesto se è possibile organizzare una partita amichevole di rugby con i detenuti del carcere Lorusso e Cutugno di Torino, e cosi sono venuto a chiedere il vostro parere, che cosa ne pensate?
Noi Tutti ci guardiamo negli occhi, e rispondiamo con una sola voce, come se facessimo parte di uno stesso coro.
“Sarebbe un’esperienza bellissima, perché noi non abbiamo mai giocato con altri detenuti che giocano a rugby. Abbiamo giocato sempre con della squadre che vengono da fuori composte da persone libere.”
W.: Ok adesso devo andare a parlare con il Direttore per richiedere l’autorizzazione per la partita, ma state attenti perché questi argentini sono bravi a giocare rugby.
R.: Non fa niente se sono più bravi di noi. E' una partita amichevole e siamo tutti nella stessa categoria.
W.: Cioè, che cosa vuoi dire?
R.: Che loro sono detenuti e noi siamo detenuti, anche se sono di un'altra nazione. Siamo fratelli nella stessa causa, e poi questa partita la facciamo anche per amore del Papa, che vuole con tutto il suo cuore l’amore per tutta l’umanità del mondo. Tutti su questa terra siamo fratelli, e questa partita amichevole, è la cosa migliore per fare capire che in questo mondo siamo tutti uguali e fratelli, e non ci interessa chi vince o chi perde, l’importante è divertirsi.