Il documentario è stato presentato in anteprima mondiale a “Biografilm Festival 2016” (10 – 20 giugno, Bologna), nella sezione competitiva Biografilm Italia, ed è un ritratto della maternitàe dell’energia vitale dell’infanzia che riesce a dare colore anche al grigio mondo carcerario.
La protagonista è infatti Jasmina, una giovane donna di ventiquattro anni che è ristretta in carcere insieme alla figlia Lolita di due anni.
La vita nel penitenziario segue ogni giorno la stessa routine sia per Jasmina che per Lolita, che inconsapevolmente si adatta anche lei ai tempi e ai riti della detenzione.
Jasmina cerca di far fronte alla situazione e allevare Lolita come meglio può, vorrebbe per sua figlia una vita normale e felice, come tutte le madri, ma incombe su di lei un doloroso distacco visto che, come prevede la legge italiana, Lolita deve lasciare il carcere dopo aver raggiunto l'età di tre anni. Poiché non vi sono altre modalità di cura per lei, Lolita sarà collocata in affidamento. Insieme con il suo avvocato, Yasmina è alla disperata ricerca di una soluzione alternativa.
Fonte: indycafilm.com