Il progetto artistico ha avuto inizio nel marzo 2016 e si è posto fin da subito come obiettivo lo sviluppo del momento creativo e della multi-funzionalità dell’arte contemporanea e della sua “applicabilità” in spazi fisicamente “chiusi” ma che proprio grazie all’arte tendono all’apertura di spazi interiori dei loro “abitanti”.
Sono state coinvolte nell’iniziativa tre artiste, fotografe e video-maker (Laura Federici, Pax Paloscia, Camelia Mirescu) di cultura, stile, linguaggio e formazione completamente differenti che hanno collaborato con i detenuti di Regina Coeli per la realizzazione di interventi artistici permanenti, realizzati direttamente sulle pareti interne e degli spazi comuni del carcere, mettendo in costante relazione l’interno ed esterno.
Quelle realizzate sono opere a più mani di grandi misure e di grande impatto visivo, effettuate con linguaggi e tecniche diverse, dall’iconismo grafico e street di Pax Paloscia, alla pittura espressiva di Laura Federici e al collage materico e multi-visuale di Camelia Mirescu. Tutte le realizzazioni rimarranno permanenti nella struttura carceraria di Regina Coeli, ma verranno anche “esportate” al di fuori delle mura stesse del carcere. Infatti, le tre artiste hanno anche realizzato un video, dal titolo “Muri socchiusi”, già inserito nell’ambito della XV edizione del Festival della Fotografia e attualmente ancora visibile presso il MACRO di via Nizza, fino al 26 marzo 2017, insieme ad altre opere grafico-fotografiche delle tre artiste, sempre attinenti al presente progetto.
Info:
Macro- Roma
Fino al 26 marzo 2017