Martedì, 15 Settembre 2020 15:20

Professione imbianchino improvvisato

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Foto di Stux da Pixabay Foto di Stux da Pixabay

Secondo le principali definizioni il lavoro carcerario è uno degli strumenti fondamentali per la risocializzazione del recluso e dell'internato, sottraendo i detenuti alle conseguenze negative dell'ozio e favorendo il loro trattamento rieducativo con la possibilità di ricavare un guadagno.

Detto questo, nella prima settimana di agosto abbiamo cominciato i lavori per rimodernare il laboratorio Eta Beta all’interno del carcere di Torino. Il lavoro consisteva nell’imbiancare gli ambienti, un buon auspicio “di vita nuova” per dimenticare i momenti strazianti e l’angoscia con cui abbiamo vissuto durante la pandemia.

Ricorrere alle competenze di un imbianchino è stata un’impresa semplice, perché come tutti nel nostro piccolo, anche noi abbiamo provato a dipingere le pareti di casa nostra, con un po’ di esperienza del passato, io e il mio compagno di rullo e pennello abbiamo cominciato a individuare le varie crepe nel muro, per poi stuccarle al meglio possibile, rendendo la parete al quanto più uniforme.

L’impresa è stata ardua, all’inizio gli attrezzi non erano il massimo, ma la qualità della vernice (pigmenti naturali e bio) prometteva tutt’altro, ovviamente come in tutte le cose ci si adatta, specialmente in un posto come il carcere.

Dopo qualche giorno la nostra idea prendeva sempre più forma, e questa cosa ci spronava sempre più a rendere le stanze belle, semplici e soprattutto pulite.

L’esperienza è stata gratificante per tutte e due, visto il risultato e allo stesso tempo ci ha portato indietro nel tempo, a ricordi bellissimi in momenti diversi e in posti diversi.

Raccontarsi i ricordi di quei tempi ci ha fatto divertire, capendo che quelli sono stati alcuni tra gli attimi più belli della nostra vita.

Il lavoro in carcere è sempre stato un ottimo strumento per la rieducazione e il rinserimento del detenuto, ed è un dato di fatto, consultando relazioni e statistiche su questo tema che la recidiva diminuisce in modo drastico con il lavoro.

Invito tutti gli organi di competenza a una maggiore attenzione sul tema del lavoro in carcere, dando una possibilità concreta a coloro che cercano in tutti modi di riprendersi la vita nelle proprie mani.

M.A.P.

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