Dopo una pausa di quasi due mesi, comincia la nuova stagione. Tornato dalla pausa estiva chiediamo al Presidente della squadra le novità per il prossimo anno.
Le domande sono tante, ma la più importante è chi sarà il nuovo allenatore?
Io, ci risponde un signore presente vicino a lui, così scopriamo che il nuovo mister si chiama Mattia Basile ed è un allenatore con molta esperienza, ma per il presidente della squadra le domande non erano finite. Eravamo molto curiosi ed avevamo molte domande da porgli.
Quando cominceranno gli allenamenti? Quando comincerà il campionato? Quante squadre ci saranno nel nostro girone?
E la sue risposte non sono tardate ad arrivare.
“Gli allenamenti cominciano fra due giorni, alle altre domande non posso ancora rispondere, perché deve decidere la Federazione la data di inizio campionato e quante squadre sono presenti nel girone”.
Dopo queste risposte la nostra ansia aumenta, i giorni non passano più, il tempo sembra che si fermi e noi non vediamo l’ora di scendere in campo per allenarci e prepararci per il campionato. Arriva il giorno dell’allenamento siamo tutti emozionati come dei bambini. I “vecchi” della squadra e i nuovi arrivati, tutti, abbiamo atteso con trepidazione questo momento, prendiamo tutto il necessario: coni, palloni, pettorine, scudi, e sacchi da placcaggio e scendiamo in campo anche se il Sole picchia ancora.
Il mister ci raggruppa, dice due parole, ci fa gli auguri per l’inizio della stagione, eseguiamo il saluto di squadra e poi il riscaldamento comincia.
Il nostro allenatore è uno in gamba è molto preparato, ci siamo allenati quasi tre ore sotto il Sole senza sentire la stanchezza, alla fine eravamo carichi come se fossimo appena scesi in campo.
Il primo giorno di allenamento termina con il saluto di squadra e le parole del mister che ci ricorda come in questa settimana faremo allenamenti due volte al giorno, mattina e pomeriggio per 4 giorni di fila. Torniamo nello spogliatoio contenti anche se non ancora consapevoli della fatica che ci aspettarà da lì a poco, perché la settimana di allenamenti si rivelerà una specie di ritiro per la fase preparatoria pre-campionato.
Tra un allenamento e l’altro siano riusciti a chiedere un pensiero al nuovo allenatore Mattia Basile sulla nuova avventura.
Quali emozioni ti hanno colpito nell’iniziare ad allenare una squadra di detenuti?
In campo ho l’abitudine di dimenticare tutto e pensare solo all’allenamento, per cui i ragazzi che alleno sono tutti uguali, a non giudicarli per il loro passato, ma per quello che fanno in campo. Diversa invece e stata l’emozione nell’entrare per la prima volta in carcere.
Il rapporto personale con i ragazzi per me è fondamentale e anche con i ragazzi de "La Drola" non ci sono stati problemi. La differenza sostanziale è che non hanno esperienze sportive.
Quali sono state le motivazioni che ti hanno spinto a scegliere di allenare La Drola?
Perché sono un kamikaze nel senso che mi butto a capofitto nelle sfide, ed allenare una squadra di detenuti senza esperienza sportiva lo è. Quasi nessuno di loro ha mai giocato a rugby, tutti ci giocano in carcere per la prima volta, e questa è una signora sfida. Il rugby mi ha dato molto e cosi ho l’opportunità di trasmettere la mia passione ad altri, un’esperienza che sono sicuro mi gratificherà molto.
E. A.