L’ultima Coppa del Mondo che lo visto in libertà è stata quella del 2006.
Mi trovavo al mare in spiaggia, avevo appena iniziato le ferie terminata la mia attività agonistica di allora. Avevo appuntamento con gli amici per vedere la finale Italia – Francia. In quella partita vinse l’Italia ai rigori e diventò per la quarta volta Campione del Mondo, sensazioni indimenticabili che solo il mondiale sa regalare.
È stata una serata unica soprattutto se penso all’ultimo mondiale. Vedere la finale davanti ad una birra fresca trasmessa da uno schermo gigante, con la tua ragazza a fianco e gli amici in spiaggia, è quanto di meglio si potesse desiderare.
Per Russia 2018 non posso dire lo stesso visto che l’ho vissuto in carcere, dove non hai la possibilità di vedere le partite in spiaggia, dove il vento del mare non ti accarezza il viso. Qui molte cose e “attività normali” sono limitate. Ritornando alla Coppa del Mondo 2018 la squadra per cui tifo l’Italia non ha partecipato, quindi rispetto al 2006 sono davvero tante le cose cambiate.
Questo mondiale l’ho seguito insieme ai miei compagni di sventura ed in mancanza dell’Italia ho tifato per il Belgio e la Croazia. Ed in finale è riuscita a qualificarsi proprio la Croazia.
Con i miei compagni ci siamo organizzati: in mancanza della birra il the freddo, però lo schermo gigante 52 pollici c’era (quello dello spazio comune nella sezione in cui siamo reclusi), dividendoci a metà, una parte tifava per la Francia e l’altra per la Croazia, una tifoseria multietnica nel suo insieme.
Questa volta per la mia squadra è andata male, la Francia ha vinto 4 a 2 ed è diventata per la seconda volta Campione del Mondo.
Devo dire, che ogni cosa, ogni pensiero, ogni emozione era diversa dal 2006, ho provato una malinconia enorme per situazioni così differenti.
Nonostante il posto in cui mi trovo è stato comunque anche questo un mondiale bello e pieno di sorprese, un modo per sperare che ritorni un nuovo 2006.
E. A.