Il COVID non ferma i garanti: avanti con il Coordinamento piemontese e la Conferenza nazionale dei Garanti territoriali. Presto disponibile la Relazione annuale.
La Città di Biella ha confermato Sonia Caronni come Garante comunale dei diritti delle persone private della libertà. In carica da aprile 2016, Caronni è stata confermata ieri con voto unanime del Consiglio Comunale. Il Garante regionale Bruno Mellano, ringraziando il Sindaco di Biella Claudio Corradino, esprime soddisfazione per una nomina che conferma l’indiscutibile valore della Garante e dà ulteriore impulso alla Rete dei Garanti piemontesi, unica in Italia perché dotata di un Garante per ogni città sede di carcere.
Il COVID non ha fermato l’azione dei Garanti territoriali: i garanti piemontesi si riuniranno martedì 6 ottobre per fare il punto della situazione sui singoli istituti e sugli interventi progettuali in corso. La riunione sarà da remoto per le limitazioni dovute all’emergenza sanitaria in corso.
Inoltre, tutti Garanti territoriali delle persone private della libertà si riuniranno a livello nazionale nella loro Assemblea Annuale il 9 e 10 ottobre a Napoli, presso la sede del Consiglio Regionale della Campania.
Mellano, che sarà impegnato nella sessione tematica relativa a “Reinserimento sociale e accoglienza delle persone private della libertà” ha dichiarato che “Sarà un’ottima un’occasione di scambio e confronto tra tutti coloro che a vari livelli territoriali ricoprono un importante ruolo di garanzia. Prevenzione sanitaria, lavoro, istruzione e reinserimento sociale sono solo alcuni dei temi che affronteremo con la convinzione che la ripartenza post COVID del mondo del carcere non possa prescindere da un’attiva partecipazione al dibattito da parte di tutte le componenti del mondo dell’esecuzione penale, dalla magistratura di sorveglianza, ai decisori politici, passando per l’Amministrazione penitenziaria, i Garanti e la comunità penitenziaria nella sua interezza.”
Infine, il Garante regionale ha concluso la sua relazione annuale delle attività ed è pronto a presentarla in Consiglio Regionale, così come previsto dalla sua legge istitutiva: si tratta di un documento che non vuole essere solo un resoconto burocratico delle attività dell’ufficio, ma che vuole rappresentare una visione a 360 gradi dei quattro assi portanti che reggono l’azione del Garante: area dell’esecuzione penale, della sicurezza, del controllo delle migrazioni e dell’area sanitaria, che, insieme, vanno a costituire un presidio a tutela di libertà generali e non solo di coloro che vivono a vario titolo limitazioni nella propria libertà personale.
Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Piemonte