La giornata di venerdì 22 è stata dedicata all’osservazione del carcere da una prospettiva sociologica attraverso l’etnografia penitenziaria. Il prof. Alvise Sbraccia e la prof.ssa Francesca Vianello (responsabile del Polo Universitario presso il carcere di Padova) hanno illustrato le loro esperienze di ricerca svolte in carcere descrivendo con dovizia di particolari tutte le difficoltà incontrate nell’accedere e nel relazionarsi con un ambiente così ostile nei confronti di chiunque provenga dall’esterno. Nel corso del pomeriggio Workshop rivolti alle pratiche di osservazione delle istituzioni penitenziarie e alla violenza e disciplina in carcere. Si è provato a ipotizzare una situazione critica (realmente accaduta all’interno di una sezione detentiva) e ci si è divisi in gruppi rappresentanti detenuti e agenti di polizia. Interessantissimo vedere le molteplicità delle opzioni suggerite e come sia facile immergersi nei ruoli (stile test carcerario di Stanford di Zimbardo… vedi il film The experiment, su di esso basato).
Sabato giornata conclusiva con intervento di Patrizio Gonnella, presidente di Antigone, che ha raccontato la genesi dell’associazione e di come alla base delle lotte di Antigone ci sia sempre il concetto di dignità e di come esso, nonostante tanti abusi, non debba essa oltrepassato neppure dal diritto.
Pomeriggio trascorso con visita al Museo della Memoria Carceraria, sito nell’ex penitenziario della Castiglia, che con le sue quasi millenarie strutture, le celle minuscole, gli spazi ridotti ha trasformato in concreto i tanti concetti espressi in questi giorni.
Una bellissima esperienza.
G. D.