Le ore 13:00 del 05.12.2016 hanno segnato l’inizio dell’esperienza lavorativa, in articolo 21 O.P., nel Quartier Generale della Cooperativa Eta Beta di Torino. Lera ura! (era ora!)
“Ci sono volute delle preghiere laiche”. Poesie per nulla ermetiche “da recitare come un mantra… Coi tempi giusti”. Una di queste traeva ispirazione da una vecchia canzone di Claudio Baglioni, dal titolo “Quanto ti voglio”. Dove in uno dei suoi versi si canta: “Tanto il tempo aggiusta tutto”.
Certo, si parla d’amore, ma il riferimento al tempo offre “un assist” per riassumere cosa è stato questo “lustro di vita con interessi usurai”, trascorsi in cattività.
Nell’archiviare questa parentesi si potrebbe raccontare di tutto: dalle storie di vita frenetica stile “Point Break”, alle appassionanti avventure dall’epilogo irraggiungibile, passando per quei tanti argomenti ispidi che a “toccarli” sembra di avere tra le mani i cactus della Patagonia… “E non sono pochi!”.
Ad esempio, si potrebbe dire che in Italia ci sono “gabbie a due stelle”, che seppure facili da mantenere in cura, non hanno ancora raggiunto gli standard qualitativi per ospitare ogni “razza di volatile”. Esistono anche “uccelliere a tetto regolabile”, ampie e spaziose che, oltre ad essere buone per “brevi permanenze” se gestite bene, sarebbero capaci di assicurare un buon rapporto tra tempo e utilità. Vi sono poi delle rarissime eccellenze. Come ogni Paese in “via di espansione” non mancano neppure quelle “voliere” dalle dimensioni colossali che per dimensioni e rarissima quantità, non avrebbero difficoltà a essere individuate neppure dallo spazio, durante un viaggio verso Marte.
E già! Pensandoci bene, questi giorni di “suggestiva chiusura” potrebbero essere paragonati proprio a un lungo viaggio.
Un viaggio che nel percorrere città diverse e lontanissime tra loro, ha regalato il privilegio di vivere da vicino la candidatura a capitale della cultura 2019 di Matera e fatto assistere, impassibile, alla detronizzazione di Torino da sede della più importante manifestazione italiana nel campo dell'editoria (Salone del Libro). Un episodio singolare che rischia di trasfigurare il motto del barone Pierre De Coubertin in “l’importante è aver partecipato…”.
Ma in questa esperienza, il viaggio, oltre ad essere stato esplorazione, scoperta, condito da momenti intensi, è stato soprattutto studio.
“Dopo il conseguimento del diploma di ragioneria marketing e finanza in quel di Matera, ho scelto di studiare Giurisprudenza perché mi sarebbe piaciuto imparare Diritto della Navigazione. Mi affascina l’idea di conoscere le norme che regolano il traffico aerospaziale… Spesso mi chiedo: chissà se anche in cielo esiste l’eccesso di velocità?Ma soprattutto, in 2.302 giorni dove si può arrivare?!”.
Sarebbe una gran bella missione! Altro che Apollo 13 e Giro del mondo in ottanta giorni.
Un’esplorazione nello spazio a velocità di crociera tra pianeti, satelliti e stelle comete… Uno scenario incantevole per i selfies!
“Nonostante non abbia un temperamento avventuroso e giudichi pericolose le improvvisazioni emotive, credo che una sfida del genere, così appassionante e coraggiosa,in buona compagnia, possa far cadere nel dimenticatoio anche la più affaccendata delle sventure”.