Diversità, prospettive, ordine, incontro, umanità … e una fiaba rom. Sono le parole scelte, nel primo caso, per descrivere un anno di carcere dai volontari del Servizio Civile e dei dipendenti di Patronato e Caf Acli e dell’Ufficio Garante dei diritti delle persone private della libertà Comune di Torino. Nonché il soggetto di un cortometraggio, nel secondo caso, diretto da Roberto Agagliate dal titolo “La madre e il suo principe”.
Quando ti trovi in un posto chiuso come il carcere per tanto tempo non riesci a fare a meno di pensare a come ci sei finito. Una volta che la porta della cella si chiude dietro di te, non ti resta altro da fare che affrontare la situazione e cominciare a organizzare la tua sopravvivenza per cambiare la situazione attuale e trovare al più presto una strada di uscita, ma il mix di adrenalina, paura, ansia e disorientamento ha un effetto devastante.
A parlarne saranno il riconfermato Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Piemonte On. Bruno Mellano ed il Presidente della Provincia Granda Federico Borgna, giovedì 30 gennaio alle ore 17:00 in Sala Giolitti a Cuneo.
Oggi trasmettere un valore quale l’inclusione sembra essere un’impresa difficile, tanto più se a farlo deve essere un logo, ed è per questo che abbiamo colto la sfida.
Con la fine del 2019 ci si è lasciati alle spalle un altro anno. Vecchie relazioni, amicizie, problemi finanziari e quanto di peggio si possa immaginare, stanno lentamente sfumando assieme a tutti i bei ricordi per fare posto a qualcosa di nuovo.