Al centro delle riflessioni il carcere e nello specifico quanto rilevato nel 4° Dossier delle criticità strutturali e logistiche relativo alle carceri piemontesi a cura dell’Ufficio del Garante regionale, degli istituti di Saluzzo, Alba, Cuneo e Fossano. All’incontro parteciperanno i Garanti comunali della Provincia di Cuneo, in carica e decaduti, Alessandro Prandi (Alba), Mario Tretola (Cuneo), Rosanna Degiovanni (Fossano), Paolo Allemano (Saluzzo) e Bruna Chiotti (Saluzzo).
Una situazione quella delle carceri del cuneese, resa ancora più problematica dal recente programma di riordino dei circuiti penitenziari voluto dal Dap, Dipartimento nazionale dell’Amministrazione penitenziaria, che come sottolineava ad ottobre il Garante regionale Bruno Mellano “non potrà non avere ricadute sugli istituti piemontesi.”
Ad esempio la trasformazione della Casa di Reclusione di Saluzzo in carcere di Alta Sicurezza (capienza regolamentare 468 posti) comporterà un cambiamento sostanziale nelle varie attività dell’istituto, rendendo necessaria una conversione delle attuali progettualità. Non più rivolte verso l’esterno per il reinserimento sociale o la valorizzazione del potenziale lavorativo dei reclusi, ma necessariamente orientate, d’ora in poi, all’interno dell’istituto. Un mutamento della popolazione penitenziaria in grado di incidere sulle attività dell’istituto in capo all’Amministrazione penitenziaria, ma anche della sanità, della formazione, dell’istruzione e delle politiche sociali. Nonché di generare un impatto potenzialmente diverso rispetto all’attuale nel tessuto socio-economico del territorio.
A testimoniare come nel cuneese bisogni porre le basi di un ragionamento di sistema per condividere gli obiettivi e le finalità ultime dell’esecuzione penale, lo sono le criticità logistiche negli istituti di Alba, Fossano e Cuneo. Evidenziando le necessità di una ristrutturazione della Casa di Reclusione “Giuseppe Montaldo” di Alba (chiusa ormai da 4 anni), della ricerca di una soluzione per il padiglione “ex-giudiziario” della Casa Circondariale “Cerialdo” di Cuneo (chiuso da circa 10 anni) e della rifunzionalizzazione degli spazi non utilizzati della Casa di Reclusione a Custodia Attenuata di Fossano.
G. B.