“Fine pena mai, per riflettere sull’ergastolo ostativo. L’occasione è la proiezione del docu film "Spes contra spem - Liberi dentro", venerdì 10 marzo a Torino, organizzata dall'Ufficio del Garante delle persone detenute della Regione Piemonte - in collaborazione con il Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Torino.
Non so se capita anche a voi ma io, a volte, mi incanto; non mi blocco proprio del tutto, ma davanti a un’immagine che mi colpisce, a una frase che sento perfetta per descrivere un’emozione o a un volto particolarmente armonioso ho bisogno di dare un secondo in più alla mia mente per organizzarsi nel cogliere le sfumature del momento.
Mentre tutti i cittadini sperano che arrivi il prima possibile la pioggia per far abbassare i livelli di smog ed eliminare i blocchi del traffico, ci sono gli abitanti di una città nella città che invece sperano l’esatto contrario.
Questo periodo passerà, quando mi sveglio al mattino, mentre passeggio nel cortile, mentre studio, mentre faccio le banali cose della giornata, quando cerco di addormentarmi la sera, quando di notte mi sveglio, penso: questo periodo passerà.
Un libro, uno spettacolo teatrale, un film (o meglio un “docufilm”, come si usa dire): questo il frutto di un progetto molto interessante che è stato portato avanti per due anni nel carcere Dozza di Bologna: il progetto dal titolo “ diritti, doveri, solidarietà” aveva lo scopo principale di far conoscere ai detenuti di cultura islamica la Costituzione italiana, come mezzo per spiegare valori come l’ uguaglianza dei cittadini, la laicità dello Stato che spesso sono in contrasto con la più ortodossa interpretazione islamica. Un modo concreto per dialogare fra culture diverse, in un mondo, quello del carcere, che è ritenuto uno dei luoghi principali della radicalizzazione islamica in Italia.
È online il numero 3 della rivista, scaricabile gratuitamente al fondo di questa pagina. Di seguito l'editoriale di dicembre 2016!