Mercoledì, 22 Febbraio 2017 14:30

Targati non alterni

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Mentre tutti i cittadini sperano che arrivi il prima possibile la pioggia per far abbassare i livelli di smog ed eliminare i blocchi del traffico, ci sono gli abitanti di una città nella città che invece sperano l’esatto contrario.

Ci riferiamo ai 1312 detenuti di quella città parallela che è la Casa Circondariale “Lorusso-Cutugno” di Torino i quali inneggiano alla siccità non per spirito antisociale o disinteresse per le sorti ambientali, ma solo per il semplice desiderio di non finire allagati. E sì, perché come hanno recentemente denunciato il Garante regionale dei Diritti dei Detenuti Bruno Mellano e la Garante comunale, Monica Gallo, le condizioni dei 13 istituti di pena piemontesi, che ospitano 3836 detenuti, risentono sempre più della cronica mancanza di manutenzione e risorse.

Il Governo ha stanziato a livello regionale 130 mila euro che fanno 10 mila euro a carcere, cifra irrisoria rispetto alle molteplici problematiche da sanare. E così nella sezione Centro Clinico dell’Istituto torinese, tra le migliori d’Italia, ed in molte altre sezioni del carcere piove dentro. Da tempo immemore l’ascensore della suddetta sezione (che è al terzo piano) funziona a targhe alterne con i comprensibili disagi per coloro che hanno problemi di mobilità. Anche nelle altre sezioni non si contano il numero di finestre che al posto del vetro hanno un cartone e addirittura in alcune sono stati limitati gli orari delle docce per paura che le infiltrazioni diano il colpo finale al pavimento che ha già i ferri a vista.

È da dire che all’interno della struttura torinese l’impegno per rendere più vivibili gli spazi si vede (ad esempio è in corso una generale ritinteggiatura), ma quelle che mancano sono delle risorse per interventi strutturali per la manutenzione straordinaria e magari per rendere l’edificio ecocompatibile e non quel mostro divora energia (hanno poco senso i termosifoni a palla se poi le finestre sono senza vetri..) che è oggi.

Questo per quanto riguarda la situazione diciamo straordinaria, ma se allarghiamo lo sguardo all’intera architettura penitenziaria e alla sua funzionalità rispetto a un modello detentivo realmente riabilitativo allora il lavoro, come ottimamente illustrato nel Tavolo 1 dei dimenticati Stati Generali dell’Esecuzione Penale è ancora al progetto iniziale.

Crediti fotografici: lock rain drop after rain drop - @pixabay by Ashish_Choudhary - CC0 Public Domain

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