Il diciassettesimo Rapporto di Antigone sulle condizioni di detenzione, intitolato “Oltre il virus”, oltre ai noti problemi strutturali e di sovraffollamento delle carceri italiane, evidenzia come l’emergenza sanitaria abbia portato l’Amministrazione Penitenziaria ad adottare, per “cause di forza maggiore”, la tecnologia in carcere.
Il primo lavoro che ho svolto in carcere per una ditta esterna è stato quello di lavandaio, tutto è iniziato con la partecipazione ad un tirocinio.
Eta Beta Scs presenta “Il Bus”, un’avventura testuale che vi porterà dentro alle storie di tre personaggi e mostrerà episodi di vita di chi si trova all’interno di un carcere. Grazie ad una narrazione non lineare ciascuna storia ha più di una conclusione, che cambierà in base alle scelte che farete nel corso della lettura.
Uno dei primi lavori che ho svolto in carcere è il portavitto, cioè l’addetto alla distribuzione dei pasti, una delle mie esperienze lavorative più memorabili all’interno del carcere.
I colloqui WhatsApp in carcere a Torino hanno subito una modifica, e al momento risultano sostituiti con un nuovo sistema.
Ho sempre pensato a quali saranno le mie sensazioni e a quale sarà l’impatto su di me nel momento in cui uscirò dal carcere dopo tutto questo tempo. Si parla di anni di mancanze di ogni genere, a partire dalle più banali.