La nuova scommessa della cooperativa Ecosol di coniugare ristorazione di qualità e impegno sociale approda ad una nuova tappa del suo lungo percorso iniziato nel 2008, grazie all’apertura di un ristorante presso la Casa Circondariale di Torino “Lorusso e Cutugno”. Il progetto sostenuto e voluto insieme alla Direzione dell’Istituto rappresenta un motivo in più per scegliere il gusto per chi è fuori, iniziando a prendere consapevolezza su quanto c’è dentro. Liberamensa, Ristorante in carcere diventa così luogo, per chi è dentro, per sperimentare concrete attività lavorative e formative, occupando complessivamente 16 detenuti dal servizio in sala, alla preparazione dei piatti.
Un progetto innovativo di imprenditoria sociale realizzato grazie anche al contributo della Compagnia di San Paolo e dello studio "Marcante-Testa (UdA Architetti)" , che pone particolare attenzione alla selezione delle materie prime: frutta e verdura fresca di stagione, prodotti locali a filiera corta, oltre che alla rete. Ad accompagnare e arricchire gli ingredienti ed i prodotti di produzione propria di Liberamensa come pane, pasta fresca, dolci, zafferano ed erbe aromatiche, saranno infatti altre produzioni di economia carceraria o legate a percorsi di legalità e di recupero ambientale e sociale.
Liberamensa, Ristorante in carcere è aperto al pubblico tutti i venerdì e sabato sera.
L’ingresso è previsto tra le 20.00 e le 20.30 ed è obbligatoria la prenotazione, telefonando al numero 345 8784980 comunicando nome, cognome data e luogo di nascita.
Inaugurazione
20 ottobre 2016
ore 12.00
Carcere di Torino - via Maria Adelaide Aglietta 35
Interverranno: Domenico Minervini, direttore, Piero Parente, cooperativa Ecosol, Andrea Marcante e Adelaide Testa, architetti U.d.A.
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Scarica il comunicato dello Studio "Marcante-Testa (UdA Architetti)
Per saperne di più: www.liberamensa.org