Cinque incontri per valorizzare le esperienze attraversate di vita di tutte, per riattraversarle con il ricordo, il racconto e l’ascolto, riconoscendo competenze, saperi, conoscenze che siano utili per affrontare le diverse situazioni di vita. Anche quelle difficili come il carcere.
"Tutte le formalità e le presentazioni si sono concluse ed eccoci al primo incontro. La biblioteca è un luogo accogliente, ci stringiamo un po’ per far spazio a tutte. Solo nomi, nessuno vuole la sua immagine associata e inchiodata a questo periodo della sua vita, come ben esprime il titolo del percorso di scrittura autobiografica “Io sono tante”. Il pensiero va a parenti, amici relazioni passate e future da salvaguardare. Pennarelli, matite, carta e post-it sono già sul tavoli ed eccoci al primo impegno: una presentazione diversa fatta solo con un simbolo – il nome – io sono ... - io vorrei ..."
"È la giornata conclusiva: sul tavolo ci sono già fogli colorati, matite, pennarelli, ritagli di riviste e tanti scritti. Il materiale sul tavolo serve per raccontare con un’immagine il percorso fatto: 5 incontri, un tempo breve che vola via veloce, ma che consente di riscoprire parti di se stesse attraverso le lenti che rovesciano il punto di vista e partono dai punti di forza. Per ricordare che ci sono stati successi, volti amici, insegnamenti che aiutano ad affrontare con la consapevolezza, ogni difficoltà, per superarla, per quanto dura possa essere".
R. D.