Le sezioni Polo e Rugby possono passare una mattinata diversa partecipando alla redazione allargata della rivista del e dal carcere Letter@21. Sebbene l’adesione sia volontaria e uno degli scopi della redazione allargata sia quello di offrire uno stimolo alla popolazione detenuta tramite la scrittura, è fondamentale la partecipazione di terzi soprattutto per la rivista stessa. L’implementazione ideologica e culturale, o la totale assenza aiuta a mutare il punto di vista verso orizzonti più aperti. I vincoli razionali imposti da un contesto repressivo quale il carcere portano spesso a ridurre le vedute.
In una quasi totale assenza di stimoli risulta pertanto fondamentale il confronto, le reazioni spontanee sono spesso quelle più vicine alla verità e la costante stimolazione di emozioni porta a galla sentimenti repressi consentendo un lavoro più intimo e profondo. Le consegne proposte ai partecipanti sono spesso semplici stimoli, parole a volte piccole frasi e la libertà di espressione massima. I vincoli di battute e tempo aiutano a concentrarsi sull’argomento senza circumnavigare in maniera eccessiva il focus, cercando così di ottenere materiale conciso e incalzante, emozionale.
Per quanto a volte risulti difficile trovare un punto di incontro all’interno delle discussioni che si vengono a creare sulle tematiche proposte, può capitare che non venga più cercato. Ascoltare i punti di vista dei partecipanti riconsegna spesso un’immagine distorta della stessa detenzione, aiutandoci a capire come cercare di rendere una visione concreta dell’attuale situazione detentiva, proprio nella rivista dal carcere Letter@21.
Parlare di carcere da “dentro” non è facile, rivangare quotidianamente carenze e insostenibilità delle strutture demoralizza gli scriventi almeno quanto riscontrarle viziate dalle notizie di molteplici mass media.
Sulla base di tutto questo si procede con costanza e diligenza nella pubblicazione di articoli che riconsegnino un’immagine reale del contesto in cui si è allocati. L’utilizzo di ricordi o di vissuti speriamo aiuti il lettore a ritrovarsi un po’ meno distante da noi in alcune delle narrazioni, e la tagliente critica, sempre supportata da dati prelevati da più fonti, crea immersivi scritti in grado di amplificare la realtà rendendola più vera. Senza filtri.
E. R.