Quando sei abituato ad avere uno stile di vita elevato e ad organizzare le giornate senza che ti manchino il lavoro e lo sport ti senti felice, ma appena inizia a mancarti qualcosa di tutto questo, cominci a stare male e ti manca un bel pezzo di vita.
Dal carcere di Torino prendono il via due ambiziosi progetti trattamentali, per creare ponti tra “dentro” e “fuori”.
Liberi di imparare: inclusione sociale con il Museo Egizio di Torino e L.E.I.: acrononimo di Lavoro Emancipazione Inclusione, per migliorare le condizioni di vita delle donne detenute.
Anno 2018-2019 comincia il campionato regionale del Piemonte serie C2 di rugby, dove partecipano quattordici squadre divise in due gruppi.
Estate tempo in cui tutto rallenta un po’, alcuni restano nelle città quasi vuote e altri vanno verso mete sognate tutto l’anno. Altri ancora sentono questo periodo come “una pena in più” in cui neanche l’ora d’aria consente di mettere da parte per qualche istante il quotidiano, in cui le attività si riducono fino a cessare del tutto rendendo tutto più silenzioso.
Dodici detenute sotto la rete per vivere un’importante esperienza di socializzazione attraverso lo sport nel carcere di Torino “Lorusso e Cutugno”.
Da quanto ho memoria ho sempre atteso l’inizio della Coppa del mondo di calcio con impazienza, vedevo tutti entusiasti dell’inizio del mondiale, ognuno si organizzava per seguire le partite con amici, parenti o vicini di casa. Dovunque ti trovassi e qualunque cosa stessi facendo le partite del mondiale avevano la priorità su tutto il resto. Un’emozione che mi è rimasta sin da bambino.