Venerdì, 17 Novembre 2017 18:05

Narrazioni dal carcere

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Diciotto racconti brevi scritti da persone con problemi di giustizia. Storie tra dentro e fuori dove le parole, l’immaginazione e la creatività diventano una possibilità per oltrepassare le alte mura di un carcere, dove la scrittura permette di raccontare e conoscere un luogo “altro” lontano da stereotipi, pregiudizi e luoghi comuni.

Mercoledì  22 novembre 2017: ore 21:00 - INGRESSO LIBERO - Circolo dei Lettori – Torino. Presentazione numero speciale Letter@21, rivista del carcere di Torino, con i racconti finalisti di LiberAzioni – Festival delle Arti dentro e fuori dal carcere.

Sono storie e leggende dalla narrazione fluida la cui genesi ruota intorno al proprio vissuto prima e durante la detenzione. Emergono le cose di tutti i giorni dall’ispirazione autobiografica, colme di quelle verità che caratterizzano la vita dentro e fuori le mura del carcere: l’insieme è un grande puzzle di esistenze imprigionate che, attraverso la forza della narrazione, dà voce alla sofferenza ma al tempo stesso favorisce la ricerca di un’armonia interiore, da difendere anche nelle situazioni più disperate” (Monica Cristina Gallo, Garante dei diritti dei detenuti della Città di Torino).

Sono narrazioni che pongono domande. “E’ possibile raccontare esperienze estreme? … trovarvi qualcosa  di ognuno di noi che vi si rispecchi?”.Ci viene da rispondere si, leggendo i racconti presenti nel numero speciale di Letter@21 e per di più con “una scrittura capace di esprimere le emozioni del dolore e dell’amarezza oscillando tra pudore e urlo”. “Madre prostituta, papà galeotto, droghe, alcol… sono un soggetto scartato dal sistema, schedato come un numero di matricola … Polvere, acari e animali non identificati ispezionano regolarmente questo buco di pochi metri quadrati …” (M. P. - 34 anni).
Pagine dove una scrittura secca, senza cedimenti o enfasi, in alcuni casi, intreccio narrativo, sperimentazione e la forza espressiva, in altri, racconta vite drammatiche, ma che cercano di non smarrire mai l’umanità.
Ancora capaci di sorprendere e sorprendersi. “Sono stato trasferito tante volte… Tutto il viaggio nel silenzio totale… Appena metto piede dentro la sezione vedo una coppia di pappagalli che volano sulla mia testa (!)”  (E . A. - 30 anni).
Piccoli romanzi di formazione, o flash capaci di mettere a fuoco il senso della vita, laddove meno ce lo aspettiamo e nei quali le domande si moltiplicano. “Morire, dormire nulla più. E dirsi così con un sonno che noi mettiamo fine al crepacuore e alle mille ingiurie naturali, retaggio della carne. Morire, dormire; dormire, sognare forse… Forse; è qui l’incaglio. I sogni di un recluso?” (P. P. – 32 anni). Dove una Pizza fritta in una caldissima estate napoletana può diventare lo strumento per cambiare vita.

Di tutto questo e non solo ne dialogano:

Monica Cristina Gallo, Garante dei diritti dei detenuti della Città di Torino
On. Bruno Mellano, Garante delle persone detenute della Regione Piemonte
Valentina Noya, coordinatrice del progetto LiberAzioni
Susanna Ronconi, Associazione Sapereplurale

Modera: Paolo Girola, direttore Letter@21
Letture a cura della Redazione di Letter@21 e Roberto Carelli

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