Ogni estate ha il suo tormentone, non ci riferiamo alla hit più ascoltata e più ballata della stagione, ma all’argomento da bar più discusso, quello che più polarizza le opinioni e che è il più trattato nei talk show.
Lo scorso 17 maggio 2017 il Senato della Repubblica, dopo 4 anni di travagli del disegno di legge, ha approvato il testo che introduce il reato di tortura nell’ordinamento giuridico italiano.
Il Garante Regionale e del Comune di Alba delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, segnalano le criticità della Casa di Reclusione “Giuseppe Montalto” di Alba, al Ministro Orlando.
Negli ultimi 6 mesi la popolazione detenuta è passata dalle 54.912 presenze del 31 ottobre del 2016 alle 56.436 presenze del 30 aprile 2017, con una crescita di 1.524 detenuti in un semestre. Se non si trovano adeguate misure entro il 2020 rischiamo di giungere a quota 67.000 persone detenute.
Finalmente, dopo anni di richieste, ultime delle quali quella del Garante Nazionale nel suo rapporto al Parlamento, una circolare del D. A. P. del Ministero della Giustizia manda in soffitta dodici aberranti termini usati esclusivamente in carcere per sostituirli con altri appartenenti al mondo “esterno”.
A fine marzo ha preso il via, con la programmazione di un incontro di due ore settimanali la “Clinica legale” presso il Padiglione E della Casa Circondariale di Torino “Lorusso e Cutugno”. A interessare non solo il carcere di Torino è invece la realizzazione della “Guida ai diritti”.