Un titolo che sembra il sequel di Papillon. Forse ci si avvicina per davvero, considerando che parlare di carcere e lavoro insieme può sembrare fuorviante e produrre distorsioni. La realtà è quella vissuta da persone e non da reati, all’interno di luoghi concepiti dal legislatore come ambienti preposti all’opera di rieducazione e reinserimento, anche se le prerogative in questione lasciano il tempo che trovano fra contraddizioni, dicotomie e confusione.
Riceviamo e pubblichiamo integralmente il Comunicato stampa relativo all'iniziativa "Inclusione e formazione 4.0. Quando l’innovazione tecnologica, l’automazione e le competenze digitali caratterizzano la formazione professionale in carcere." di Casa di Carità Arti e Mestieri all'interno della Casa Circondariale di Torino "Lorusso e Cutugno" rivolto a detenuti “dimittendi".
Personalmente, il rapporto che ho potuto instaurare con D. oltre all'ambito del “lavoro fra colleghi” è stato quello che verteva sul lato umano e personale: è una persona che per certi aspetti non viveva l'esperienza del “carcere” inteso come privazione di un qualcosa, assenza di un diritto prettamente legato alla persona, che fa vivere le emozioni.
Un compagno esce di carcere, la sua liberazione è vicina: è l’autunno del calendario, in cui gli ultimi fogli cadono, trascinandosi dietro i giorni, le ore di una detenzione che volge al termine, verso l’inevitabile libertà.
Venerdì 13 Ottobre, alle ore 14:00 si è tenuta presso il Teatro della Casa Circondariale Lorusso e Cutugno di Torino la proiezione della pellicola “Vera” alla presenza della regista Tizza Covi e della protagonista Vera Gemma.
Al via domani 12 ottobre “Dentro o fuori? Vicino”, progetto che intende promuovere il ruolo di volontarie e volontari nell’ambito del sistema penitenziario, promosso da Vol.To ETS e finanziato dalla Città di Torino nell’ambito dello Sportello di Rete Civica - Dimittendi.