La tradizione vuole che in carcere i compleanni non si festeggino; vuoi perché a vivere chiusi in pochi metri si perde l’energia per qualunque tipo di festeggiamento, vuoi perché non ci sono vicino a te le persone care con cui condividere il momento. Fatto sta che la sub-cultura carceraria non prevede, pena anni di sfortune, di celebrare il proprio genetliaco.
La musica è l’inseparabile amica di ognuno di noi. Tutti sicuramente abbiamo alcuni brani preferiti (più o meno famosi), che richiamano, dandogli senso un particolare momento della nostra vita o ci legano ad un ricordo.
Sulla scia di un mondo condiviso non solo dai social network, la redazione di Letter@21 (progetto ideato e realizzato dalla coopeativa Eta Beta di Torino) da sempre vicina a tematiche per il rispetto ambientale come la raccolta differenziata, riuso e riciclo, ha esteso i suoi “interessi” anche altrove, coinvolgendo persone di altre nazionalità.
Sorprendente, proprio come a volte sia così determinante il sottile confine che divide il giusto dallo sbagliato, oppure come un dilemma immaginario: chiusi per caso o per combinazione?
Un appassionato di cinema è portato a paragonare i film visti e amati alle esperienze vissute nella propria vita.
Scrivere per il web non è semplice e noi ci stiamo sperimentando: la nostra giornata, vede coinvolte e impegnate 5 persone, 4 delle quali presso la struttura del carcere di Torino, mentre una quinta nella sede centrale della cooperativa, con altri coordinatori del team di lavoro.