Anche se al giorno d’oggi il tatuaggio è considerato al pari di altre forme d’arte e non viene più visto come segno di ribellione con tutte le connotazioni negative che ne sono derivate per decenni, resta comunque, almeno in parte, uno dei tratti distintivi della vita in carcere.
Dal 6 dicembre 2017 all’8 gennaio 2018, la Biblioteca Nazionale di Torino in collaborazione con il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Piemonte, Bruno Mellano, ospita la mostra I volti dell’alienazione.
Mentre percorro il lungo ed interminabile sentiero, verso la tanto desiderata e voluta libertà, sento che dietro di me, si allontana sempre di più, il continuo vociferare e il rimbombante tintinnio di chiavi metalliche e cancelli, che solitamente scandiscono le sezioni durante tutta la giornata.
Diciotto racconti brevi scritti da persone con problemi di giustizia. Storie tra dentro e fuori dove le parole, l’immaginazione e la creatività diventano una possibilità per oltrepassare le alte mura di un carcere, dove la scrittura permette di raccontare e conoscere un luogo “altro” lontano da stereotipi, pregiudizi e luoghi comuni.
Presentazione numero speciale Letter@21, rivista del carcere di Torino, sui racconti finalisti di LiberAzioni – Festival delle Arti dentro e fuori dal carcere. Mercoledì 22 novembre 2017 dalle ore 21:00 presso il Circolo dei Lettori (Via Bogino, 9) di Torino. Ingresso libero.
Ci sono i luoghi comuni e c’è la realtà. Entrambe si basano su numeri, ma una diversamente dall’altra riflette una fotografia sfocata. Questa distinzione si applica perfettamente a coppie di parole come carcere e lavoro, detenzione e libertà. Usate spesso a piacimento per descrivere riflessioni nate dalla pancia o per uso politico.