Per i bambini le feste di fine anno, dove ogni famiglia si riunisce per festeggiare il Natale organizzando una serata magica, sono il momento ed il sogno più bello per ognuno di loro, attimi che porteranno per sempre nella loro memoria.
Quando sei abituato ad avere uno stile di vita elevato e ad organizzare le giornate senza che ti manchino il lavoro e lo sport ti senti felice, ma appena inizia a mancarti qualcosa di tutto questo, cominci a stare male e ti manca un bel pezzo di vita.
Dopo oltre vent’anni di lezioni ed esami, il Polo universitario del Lorusso e Cutugno di Torino firma la nuova convenzione tra Università degli studi e Casa Circondariale.
Terminiamo il nostro viaggio dentro le misure alternative con l’affidamento in prova al servizio sociale e la liberazione condizionale.
Lunedì 19 novembre, nella sezione del polo universitario della casa circondariale di Torino “Lorusso e Cutugno” i detenuti-studenti, hanno avuto un piacevole incontro a “suon di pianoforte” con un artista tra i più alternativi della scena musicale contemporanea, il maestro Stefano Bollani.
Nel percorso della vita ci sono giorni che non vedi l’ora che finiscano per tornare a casa a riposare e caricare le “batterie”. Una volta a casa ripassi nella mente tutta la giornata e ti domandi com’è andata oggi? Il risultato è che vuoi solo dimenticare e non vedi l’ora che venga domani.
Ogni stagione ha i suoi colori, viverli e vederli cambiare per qualcuno diventa un sogno. Dopo tanto tempo ritornare a rivivere i cambiamenti di stagione vuol dire ricominciare a vivere e ad assaporare ogni cosa della libertà.
Continua il nostro viaggio tra le misure alternative alla detenzione previste dall’Ordinamento Penitenziario italiano, che contemplano, se si hanno i requisiti di legge necessari per beneficiarne, la possibilità di scontare la pena presso un’abitazione.
Durante l’esecuzione della pena ed in base alla pena espiata l’Ordinamento Penitenziario prevede misure alternative alla detenzione.
Il trattamento rieducativo previsto dall’O. P. italiano, qualora i condannati o internati osservino le norme che regolano la vita dell’istituto, le disposizioni impartite dal personale e seguendo un comportamento rispettoso nei confronti di tutti, prevedono la possibilità per le persone recluse di ottenere benefici premiali.