Migliaia di anni fa gli uomini erano cacciatori e raccoglitori. Tra le diverse teorie sull’origine dell’umanità, quella dominante, individua l’Africa come terra d’origine dei primi ominidi. In perenne movimento alla ricerca di cibo, sempre in avanti, senza tornare indietro, senza barriere, confini e filo spinato a rallentarne il cammino. Un peregrinare che ricorda quello quotidiano di migliaia di persone che “si mettono”, costretti, in viaggio per motivi economici, politici e per scappare dalle guerre, in cerca di una vita migliore.
A una settimana dalla partecipazione fisica alla premiazione del Concorso e dalla visione sullo schermo cinematografico dei cortometraggi, possiamo dire di essere stati molto felici che le valutazioni della nostra giuria siano state apprezzate e ci ha piacevolmente colpiti il calore con il quale siamo stati accolti tale da non farci sentire diversi e distanti. Grazie!
Ci sono date nella vita, idealmente da evidenziare con un cerchio rosso. Giornate in cui la considerazione porta una sana dose di fiducia, l’autostima cresce e stimola come non mai. È la miscela di sensazioni che la vedova Musy, insieme ai rappresentanti della propria Fondazione, ha saputo trasmettere nell’incontro di giovedì 3 novembre a tutti gli studenti del Polo Universitario della Casa Circondariale di Torino.
“Galere d’Italia-dodicesimo rapporto sulle condizioni detentive” è l’evocativo titolo scelto per l’annuale report sulle situazione dei penitenziari italiani stilata dall’Associazione Antigone (e gentilmente fornitoci dalla Garante Comunale dei Diritti delle persone private delle Libertà, Dott.ssa Gallo).
Il Garante dei diritti delle persone detenute delle Regione Piemonte, Bruno Mellano, ha organizzato il convegno per la pubblicazione del libro “Gli ergastolani senza scampo. Fenomenologia e criticità costituzionali dell’ergastolo ostativo” di Carmelo Musumeci e Andrea Pugiotto. L’evento si svolge giovedì 13 ottobre 2016, ore 10:30, presso l’Aula consiliare di Palazzo Lascaris, sede del Consiglio regionale del Piemonte, via Alfieri 15, Torino.
Ogni gesto eroico che si rispetti ha sempre “bisogno” delle sue celebrazioni. É un classico connaturato nelle imprese. Lo sport, ad esempio, è ricco di festeggiamenti e di gloria. Anche quando le competizioni non sono tali e in palio ci sono un pugno di caramelle, alcune brioche e qualche maglia tecnica per veri sportivi.
L’elenco dei laureati al Polo Universitario della Casa Circondariale di Torino aumenta ancora.
Nella giornata di lunedì 26 settembre 2016 due matricole della Facoltà di Scienze Politiche e Sociali raggiungono l’ambitissimo traguardo della laurea triennale.
Non sono mai stato uno sportivo; datemi un libro, anche un pesante mattone di mille pagine, fatemi vedere un film, anche di tre ore muto in bianco e nero, ma non parlatemi di sport. Ho sempre guardato gli atleti stremati dalla fatica chiedendomi chi glielo faccia fare e ho sempre condiviso il pensiero di Andreotti che diceva che tutti i suoi amici che avevano praticato sport erano morti, a differenza sua. Insomma lo sport è sempre stato per me come l’aglio per un vampiro.
Lunedì 27 giugno 2016, doppio appuntamento in Consiglio regionale e in Comune, con le due iniziative che hanno al centro dell’attenzione il CIE (Centro Identificazione ed Espulsione) di Torino.
È uno dei pensieri che accompagna queste strane giornate estive. Ti guardi intorno e vedi di tutto: un corvo che piomba dal cielo per rubarti il cibo poggiato sul davanzale della finestra, mosche giganti che ti osservano come le telecamere degli esercizi commerciali, zanzare grandi quanto le farfalle che sembra abbiano preso in subappalto l’attività di prelievo dell’ambulatorio medico, e poi ... torrenti di formiche che, non fai in tempo a scacciare, ritrovandotele ai tuoi piedi nel tentativo di sollevarti da terra. Sembrano quasi irritate e che vogliano farti accomodare fuori ... come si fa con gli ospiti indesiderati.