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Martedì, 17 Aprile 2018 15:18

Carcere di Torino: una visita a sorpresa

È parte fondante del proprio mandato e delle sue competenze, ma la “visita a sorpresa” del 23 marzo da parte del Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà, Bruno Mellano, presso il carcere di Torino, con tappa nella redazione interna di Letter@21 è stata quanto mai piacevole e gradita.

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Per passare dalla condizione di detenzione a quelle di un regime alternativo alla pena servono molti tasselli. Serve una casa ... il lavoro ... e le relazioni, sono fondamentali per acquisire frammenti della realtà esterna che riconducano a quotidianità condivise e alla possibilità di riacquisire spazi di libertà creando un ponte con l’esterno.

Lunedì, 26 Marzo 2018 20:58

Farina e Haiku nel carcere di Torino

Proponiamo la prima e la seconda di una serie di poesie, nate durante le ore di italiano, dal gruppo di persone che hanno frequentato il corso per panettieri-aiuto pasticceri presso il carcere di Torino “Lorusso e Cutugno” tenutosi tra dicembre 2017 e gennaio 2018.

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Il ricordo del periodo trascorso tra le alte muraglie con in cima cordicelle aguzze di filo spinato, comincia ad essere sbiadito dal tempo: l’aria di casa, seppure “viziata” dalle restrizioni della detenzione domiciliare, è quasi sempre una buona terapia per riportare la mente ad uno stato di normalità.

Mercoledì, 14 Febbraio 2018 13:22

San Valentino: ricordo di un viaggio

Febbraio del 2007, uscii dalla Casa Reclusione di Opera (Mi), dopo aver scontato sei anni di detenzione, ero cambiato e l’impatto con la libertà, mi dava un senso di grande inquietudine.

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Martedì, 09 Gennaio 2018 18:27

Casa Dolce Casa

Quando lasciai casa mia, per farmi la mia vita, avevo 16 anni. Allora sembrava la scelta più giusta e sensata che potessi fare. I miei genitori erano separati già da un po’ di tempo, io vivevo da mio padre, l’unico di 6 figli che scelse di rimanergli a fianco, con gli altri cinque, oramai, non aveva più un buon rapporto. Feci questa decisione a 12 anni, in un aula di tribunale, davanti a un giudice e due avvocati divorzisti, compresi i miei genitori. All’inizio era tutto nella norma, la quotidiana vita di un adolescente. Scuola, amici, calcio e casa.

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